Raccolta delle olive: i dieci errori da non fare

Raccolta delle olive: i dieci errori da non fare
21 octubre 2021 Daniela Moscato
La raccolta delle olive è il momento più importante a cui prestare attenzione per non pregiudicare la qualità e la bontà dell’olio che si andrà a produrre. Ci sono alcuni accorgimenti molto semplici, per tutti, a cui prestare attenzione e soprattutto errori da non fare per non vanificare tutto il lavoro che c’è dietro un uliveto e che nella bontà dell’olio troverà la sua sintesi massima.

1. Non rispettare il giusto momento di raccolta.
Ogni cultivar ha il suo periodo ideale, individuabile solo conoscendo bene la pianta, ma in linea di massima corrispondente alle prime cascate, se si è sicuri che la pianta è in salute e che le cascate sono quindi riconducibili alla maturazione delle olive e a nessun altro problema.

Fare la raccolta troppo presto comporta sicuramente andare in contro ad una resa minore: la pianta stava ancora producendo e le olive saranno quindi meno ricche. Oltre a questo poi la durezza delle olive comporterà una raccolta più complessa e spesso più lunga.

Fare la raccolta troppo tardi comporta comunque una scarsa resa rispetto a quella potenziale, perché alcune olive nel frattempo si saranno disperse, ma anche e soprattutto si verificherà un inevitabile peggioramento della qualità dell’olio, perché almeno una parte delle olive subirà la molitura una volta matura oltre il limite.

2. Raccogliere le olive cadute spontaneamente.
Le olive danneggiate possono compromettere negativamente la qualità dell’olio che si andrà a produrre. Olive che cadono spontaneamente potrebbero essere il sintomo di una malattia della pianta. Anche quando così non fosse, olive cadute perché mature non si può mai sapere da quanto tempo siano cadute e il rapporto raccolta / molitura deve essere sempre costituito da un lasso di tempo molto breve. Meglio rinunciare alla resa delle olive che si trovano già a terra anziché correre il rischio di rovinare il prodotto finale.

3. Raccogliere lentamente.
La qualità dell’olio risente moltissimo del tempo che intercorre tra la raccolta e la molitura. È bene, quindi, portare al frantoio le olive entro 24, massimo 48 ore, dalla raccolta. Una raccolta lenta è un rischio da evitare assolutamente.

4. Non organizzare stivaggio e molitura.
La raccolta è anche una questione di organizzazione: prenotare il frantoio in relazione al giorno in cui si è stabilito di procedere con la raccolta è un aspetto da non sottovalutare. Le olive raccolte vanno molite il prima possibile e nell’attesa conservate in condizioni ideali, per esempio in cassette che possano mantenere la giusta aerazione delle olive e non ammassate in sacchi o bacinelle. Tutto va pianificato prima di iniziare il lavoro vero e proprio.

5. Raccogliere manualmente.
Per quanto possa rivelarsi un momento di maggior condivisione con amici e parenti, la raccolta a mano è una prerogativa possibile solo per in casi di piccole produzioni ed è comunque sconsigliata se si vuole ottenere un olio di qualità: comporta tempi troppo lunghi che rischiano anche di danneggiare, per i motivi di cui sopra, il prodotto finale ed è meno sostenibile economicamente, se si considerano sia i tempi che la forza lavoro necessaria. Aiutarsi con la giusta strumentazione è, dunque, un segreto non solo per i professionisti.

6. Utilizzare attrezzatura scadente e a basso costo.
Impiegare attrezzi economici e di scarsa qualità comporta una moltiplicazione del rischio di danneggiare la pianta, creando delle microferite in cui si insinua più facilmente il batterio della rogna, ma anche ammaccare le olive colpendole troppo violentemente, innescando troppo presto il processo di fermentazione. Il giusto investimento è ripagato dall’olio che verrà fuori.

7. Occuparsi della raccolta da soli.
Anche se aiutati dalla giusta strumentazione, la raccolta è un lavoro di squadra. Le operazioni a cui prestare attenzione sono molte ed è meglio sempre essere in più di uno per non dimenticare nessun passaggio fondamentale e dedicare ad ogni momento la giusta concentrazione.

8. Camminare sopra le olive raccolte.
Può sembrare banale, ma le olive una volta cadute vanno trattate con estrema delicatezza per evitare che si creino delle ammaccature che avviano la fermentazione.

9. Non utilizzare le reti.
Non raccogliere le olive che vengono scosse dalla pianta sfruttando delle reti o altri strumenti simili. Anche se la collocazione delle reti richiede tempo è importantissima per proteggere la raccolta e recuperare le olive poi più velocemente e facilmente.

10. Non utilizzare gli abbacchiatori elettronici.
Gli abbacchiatori elettronici sono macchine leggere e maneggevoli. Manutenzione, rumori, vibrazioni ed emissioni nell’ambiente sono ridotti al minimo e ci sembrano tutti aspetti da non sottovalutare per una raccolta proficua e piacevole, oltre che abbondante e veloce. Qui tutti gli abbacchiatori elettronici BRUMI.

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