
Cura e pulizia del terreno sono direttamente connesse alla sua fertilità. Per mantenersi produttive, le colture devono trovare una terra ricca di elementi nutritivi e attività microbica, che non presenta ostacoli alla loro crescita. Tra pianta e terreno deve instaurarsi una sana relazione di scambio: di acqua e di sostanze organiche e gassose. Perché questa relazione sia quanto più duratura possibile, è importante intervenire sul terreno con alcune lavorazioni specifiche: lo sfalcio, la concimazione e l’aerazione. Se eseguite correttamente, queste lavorazioni permetteranno di ottenere ottimi risultati quando si passerà al raccolto.
Prima di procedere, bisogna considerare le condizioni del terreno che si ha di fronte e il tipo di colture che ospita. Il terreno è stato trascurato? Quali sono le esigenze delle colture? Quanto nutrimento richiedono, di quanta umidità hanno bisogno? Una volta risposto a queste domande, si può cominciare con i lavori di “manutenzione” che risulteranno quindi più o meno intensi. Per renderli più semplici ed efficaci, l’agricoltore potrà scegliere tra diverse macchine, specifiche per ogni fase.
La tecnica agronomica dello sfalcio
È un’operazione essenziale alla crescita delle colture e, probabilmente, è anche quella più faticosa. Erbe infestanti e spontanee entrano in competizione con le altre colture, rubando nutrienti e acqua. Per questo è importante che il terreno venga attentamente ripulito da queste piante, che dovranno essere estirpate alla radice. Dopo aver valutato le dimensioni del terreno, l’altezza e la quantità delle infestanti, si deciderà se procedere manualmente o meno.
Nel primo caso basterà una vangatura non troppo profonda del terreno. Nel secondo può essere utile utilizzare un decespugliatore, particolarmente efficace contro erbe e sterpaglie anche nei terreni più impervi. Se, invece, si lavora su un terreno inerbito, caso piuttosto comune negli oliveti, è più adatto un trinciasarmenti, ideale per lo sfalcio di erba alta e persistente e per la pulizia del sottobosco. Finito con lo sfalcio, si può procedere con l’appianatura. Qui sarà utile l’utilizzo di una motozappa che servirà a rivoltare e appianare gli strati più superficiali del terreno.
La concimazione del terreno
Una concimazione regolare serve a incoraggiare la fertilità biologica e la concentrazione dei minerali presenti nel suolo e per fornire alle piante tutto ciò di cui hanno bisogno.
Prima di concimare è sempre opportuno effettuare un’analisi chimico-fisica del terreno per individuare gli elementi nutritivi e le sostanze organiche presenti, le quantità di fosforo, potassio, azoto e il pH. Il concime scelto dovrà essere adeguato alla fertilità del suolo e alle esigenze delle colture. Se si è nella fase della semina e si vuole effettuare una concimazione di fondo, il concime dovrà essere incorporato nei primi 20 centimetri di profondità, per essere meglio processato e assorbito dal terreno. Si potrà valutare di affidarsi a un motocoltivatore, a cui è possibile agganciare una macchina concimatrice. Importante non utilizzare sostanze troppo fresche (letame o compost) che potrebbero sviluppare marciumi dannosi per le radici delle piantine. Se, invece, si vuole eseguire una concimazione regolare, il concime dovrà essere distribuito sulla proiezione della pianta per essere assorbito dalle radici sottostanti.
L’aerazione del suolo
Un terreno ben aerato è anche un terreno fertile. Al contrario, un terreno troppo compatto non riesce a trattenere ossigeno. Senza ossigeno, le radici non riescono ad assorbire l’acqua e i microrganismi utili alla crescita della pianta vengono letteralmente soffocati. Il suolo può compattarsi per diversi motivi: perché è pressato dal traffico di persone o di macchinari, perché è stressato da un’eccessiva quantità di paglia o perché è stato lavorato in condizioni non ideali, per esempio quando era troppo umido. Diventa quindi importante far “respirare” il terreno, favorendo lo scambio tra l’aria contenuta al suo interno e quella presente nell’atmosfera circostante. A seconda delle condizioni del suolo, si dovrà valutare se eseguire un’aerazione superficiale, con un arieggiatore manuale o elettrico, o se procedere con una bucatura più profonda del terreno.
Fonti: Antropocene.it, Noisiamoagricoltura.com, Ortodacoltivare.it, Ortosemplice.it, Olivoeolio.it